Vademecum: le regole per una brochure di successo
Chi di voi non ha mai tenuto in mano una brochure? Chi non l’ha fatta scivolare in borsa, pensando di approfondire più tardi? Quante curiosità sono state nutrite, quante conoscenze colmate?
La brochure, infatti, è uno strumento molto utile per introdurre al proprio pubblico un argomento, per spiegare un tema, per spingere il lettore a saperne di più. All’interno di una strategia di marketing volta all’ampliamento del pubblico la brochure vanta delle caratteristiche davvero interessanti.
Molto utile sul territorio per le piccole e medie attività che vogliono raggiungere nuovi clienti, la brochure è molto utilizzata anche dalle associazioni e dalle organizzazioni per focalizzare l’attenzione su una particolare tematica. Interessanti anche per il lancio di un nuovo prodotto o per comunicare un cambiamento nell’organizzazione aziendale.
Ma, come sempre, stampare una brochure è facile, economico e veloce. Ma quali sono gli aspetti grafici e non da conoscere?
Primo passo: conosci l’obiettivo
Il primo passo per la creazione e la stampa di una brochure di grande effetto è sicuramente capirne tutte le motivazione, gli obiettivi e i destinatari. Quando andiamo in una tipografia o in un’agenzia grafica per realizzare una brochure, dovremmo sapere:
- cosa vogliamo comunicare
- a chi ci rivolgiamo
- che risultato vorremmo ottenere
Cosa vogliamo comunicare?
Potrebbe sembrare scontato ma molto spesso non lo è. Un progetto grafico, per la tipografia o per il web, parte da questa considerazione. Prima dell’organizzazione degli elementi, della scelta del font, delle immagini, dei colori e della creazione del layout, bisogna chiarire tutte le informazioni che si vogliono comunicare al lettore.
Molto spesso, infatti, si crede che il miglior risultato si ottenga con l’inserimento del maggior numero possibile di informazioni, ma così non è, né dal punto di vista estetico che da quello concettuale. Per il lancio di un prodotto o per un’offerta limitata il focus deve essere sulla novità, sul particolare momento e sui criteri dell’offerta.
Per approfondire una tematica cara al brand, invece, sarà importante una narrazione di più ampio respiro, con una grafica e dei colori più morbidi. Anche il logo trova un posizionamento diverso, meno impattante.
Il primo passo è comunque sempre l’individuazione dell’oggetto principale della brochure.
A chi rivolgersi?
Anche questa è una domanda fondamentale spesso non sufficientemente approfondita. Per ottenere successo con la stampa della brochure bisogna capire chi sarà il lettore.
Bisogna, quindi, avere nella mente un’immagine chiara del lettore; perché sta leggendo quella brochure o perché dovrebbe leggerla. Se qualcuno viene incuriosito da un’immagine, una frase o un argomento decide di prendere la brochure, sfogliarla e portarla con sé: in quel momento quella persona ci sta dedicando il suo tempo e non va sprecato. E’ necessario, quindi, che i contenuti della brochure non lo deludano ma lo spingano a saperne di più.
Per rendere la nostra brochure efficace è importante sapere per chi è destinata e fare in modo che arrivi proprio nelle sue mani.
Che risultato ottenere?
Gli esperti la chiamano la call to action, ovvero l’azione richiesta al lettore, al pubblico, al potenziale cliente. Nella pianificazione degli elementi da inserire in una brochure e in ogni scelta grafica deve essere chiaro quale risultato vogliamo ottenere.
Se la brochure vuole comunicare il lancio di un nuovo prodotto, il risultato atteso sarà l’ampliamento della conoscenza del prodotto e, magari, la voglia di approfondire e visitare il sito web.
Se la brochure, invece, vuole informare su un determinato argomento, l’obiettivo è l’attivazione del pubblico su quella tematica e sulle tematiche affini oggetto della vostra associazione.
Per ciascuno di questi obiettivi e per ogni risultato atteso, devono essere pianificati tutti gli elementi del layout, in modo differente.
Chiariti questi aspetti, passiamo ora agli elementi strettamente legati alla progettazione grafica per la stampa.
La progettazione grafica nelle brochure
Chiariti gli obiettivi, i concetti e il proprio pubblico, è il momento di passare alle considerazioni grafiche. La comunicazione, infatti, è anche visiva e l’impatto immediato passa necessariamente per gli occhi, prima che per il pensiero.
Una buona organizzazione grafica, inoltre, è fondamentale per rendere l’esperienza della lettura più piacevole e soddisfacente per il lettore, evidenziando gli aspetti e le informazioni più rilevanti.
Ciò che si racconta, poi, va oltre i concetti scritti: in una brochure c’è la brand identity dell’azienda, il suo modo di presentarsi e i suoi valori. Per questo motivo, tutti gli elementi e gli aspetti vanno resi armonici sia dal punto di vista grafico che nella comunicazione.
Vediamo allora gli aspetti fondamentali da considerare.
L’immagine
E’ facile intuire l’importanza dell’immagine nella resa della brochure. Con un’immagine si descrive un argomento, se ne definiscono i confini, i sentimenti e le emozioni correlate.
Nelle brochure che parlano di servizi alla persona nel settore sanitario e assistenziale, ad esempio, ci sono sempre persone in atteggiamento confidenziale; i colori sono tenui e la luce è naturale e diffusa. Immagini di questo tipo sono scelte per conferire un senso di pace e di tranquillità all’intera brochure.
Se, invece, si parla del lancio di un nuovo prodotto è consigliabile giocare con colori più d’impatto, introdurre contrasti e lettering più forte. Tutti questi elementi devono conferire il brio e la curiosità, la sorpresa e una voglia di attivarsi subito.
In entrambi i casi, comunque, è importante scegliere ed utilizzare delle immagini ad alta risoluzioni.
Il lettering: le parole dal punto di vista grafico
Dopo aver deciso quali e quante informazioni inserire nella brochure, si passa alla scelta del font tipografico, della dimensione e della spaziatura dei caratteri.
Le parole, infatti, sono molto importanti anche dal punto di vista grafico: ci sono font più tradizionali, font nati con un obiettivo specifico e font con una forte personalità. Come per le immagini, anche per lo stile del lettering, per la scelta delle dimensioni e per lo spazio dedicato, ogni scelta deve essere in linea con l’obiettivo e con il concetto da comunicare.
La call to action
Fondamentale in ogni brochure, flyer, manifesto o locandina mostrare in modo chiaro la call to action. Se si chiede di completare un’iscrizione, visitare il website, richiedere informazioni, contattare telefonicamente o richiedere un preventivo: in ogni caso, questa richiesta deve essere ben visibile, accattivante senza opprimere lo sguardo e la volontà del lettore.
Obiettivo della progettazione grafica per il marketing è incuriosire, comunicare e, prima di tutto, non appesantire l’utente; una richiesta troppo forte, infatti, rischia di allontanare il lettore, farlo scappare e perdere il contatto per sempre.
Progettare e stampare una brochure è quindi un lavoro molto impegnativo; tutti gli elementi vanno armonizzati e messi al posto giusto per spingere il lettore a scoprire di più, senza farlo sentire obbligato.
Oggi ci si interroga molto sull’utilità dei prodotti di marketing a stampa e del ruolo del digitale in questo momento. Il mondo, e così la comunicazione, è fatta di persone che vivono il proprio territorio e che provano piacere a prendere una brochure da leggere nei momenti di pausa. Per questo, per soddisfare questo piacere è necessario che il prodotto sia bello oltre che efficace.
La stampa e la grafica tipografia, oggi, si occupano di questo: di creare prodotti belli, unici e indimenticabili che instillino la voglia di collezionarli, di portarli con sé. Una brochure, oggi, così come una locandina, un catalogo o una rivista, può diventare un vero e proprio oggetto di design.
Per questo motivo è importante rivolgersi ad una tipografia specializzata professionale che offra servizi online e offline di alta qualità. Affidarsi a dei professionisti può aiutare a raggiungere ottimi risultati sia dal punto di vista grafico che comunicativo.
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