Tipografia e pubblicità: i font preferiti dai brand
Ogni progetto di marketing parte da un’idea e si traduce subito in immagini: ogni creativo e ogni pubblicitario oggi sa che una buona strategia di marketing deve prevedere una comunicazione visiva molto ben definita.
La pubblicità comunica attraverso le immagini: cartelloni e manifesti, brochure e cataloghi, pubblicità per display, tutto parte dall’immagine. Scegliere la giusta foto o la giusta illustrazione è il primo passo: i colori colpiscono senza troppa forza, l’inquadratura comunica un punto di vista, lo sfondo definisce l’ambiente. Tutto deve essere in linea con l’idea dalla quale si è partiti.
Ma la giusta immagine non è tutto. A questo punto serve un buon grafico per aggiungere informazioni, loghi, slogan che possano completare la comunicazione.
Qui entra in gioco la scelta del font tipografico.
Che si tratti di tipografia tradizionale o tipografia online, il font è una scelta fondamentale. La comunicazione pubblicitaria è visiva e, per questo, anche i caratteri, con il loro stile, devono saper comunicare.
Un font classico, serif, ad esempio, può essere usato per un messaggio più serio e tradizionale mentre un carattere più fresco e moderno sarà l’ideale per messaggi e situazioni più informali. Anche la scelta nell’utilizzo delle carattere maiuscolo o minuscolo ha un’importanza da non sottovalutare.
Le parole vengono viste prima di essere lette e comprese: è per questo che il font scelto, in qualsiasi settore, può creare armonia o dissonanza in chi lo legge.
Se il font è così importante, ecco una carrellata dei caratteri e degli stili preferiti per la pubblicità dei brand.
Helvetica: un classico che non passa mai di moda
Semplice, netto, con un’eleganza sobria: Helvetica è e rimane uno dei font più usati. Sia nella tipografia tradizionale che per la pubblicità online, questo carattere resta molto apprezzato.
Nato nel 1957 dal lavoro di Max Miedinger per le fonderie Haas, resta un’ottima scelta per una comunicazione tradizionale, semplice e sobria. Nei decenni, infatti, Helvetica è diventato sinonimo di grande credibilità e affidabilità: chi lo sceglie vuole mostrarsi solido, chiaro e senza tanti fronzoli, sans serif appunto.
Qualche mese fa ne è stata presentata la nuova versione, Helvetica Now, che conserva l’identità del font, aggiungendo una nota più contemporanea e capace di adattarsi meglio alla tipografia online.
Bodoni: in un font la storia della tipografia
Accanto ad Helvetica, grande rilievo ha ancora il carattere Bodoni.
Nato nel lontano 1798 dalla mano di Giambattista Bodoni, alla chiarezza aggiunge un tocco di ineguagliabile eleganza. Il Bodoni, infatti, è un font serif, con grazie, che vuole unire linee sottili e delicate a linee spesse di maggiore impatto.
Le grazie, inoltre, rispetto alla tradizione rinascimentale, sono molto sottili e perpendicolari rispetto alle linee dei caratteri: questi aspetti conferiscono chiarezza e un tocco di austerità.
Un font che vive di contrasti e tensioni, raggiungendo un potere evocativo e un riferimento alla tradizione molto forti. Molto diffuso nella stampa di brochure, manifesti e cataloghi, oggi i piacevoli contrasti del font vengono messi in evidenza anche nell’utilizzo display.
Una curiosità: Bodoni è il font ufficiale della città di Parma, che accolse il tipografo piemontese per gran parte della sua vita.
Arial: vietato confonderlo!
Anche il font Arial è molto utilizzato dai creativi e dai pubblicitari. Per le sue caratteristiche risulta un carattere molto semplice, chiaro e di facile leggibilità.
Nato nel 1982 è decisamente più giovane dell’Helvetica e del Bodoni; gli autori sono Robin Nicholas e Patricia Saunders e l’obiettivo era progettare un font per le stampanti laser IBM. Arial nasce quindi subito per la stampa tipografica.
La notorietà viene, però, raggiunta nel 1992 quando viene inserito in Windows.
Molto spesso, un occhio disattento e non professionale potrebbe confondere Arial con Helvetica: pur essendo molto simili, però, ci sono delle differenze da sottolineare. Arial è un sans serif, senza grazie, dalle linee morbide e con le parti terminali delle aste tagliate in diagonale e non perpendicolari.
Piccoli dettagli che costruiscono una scelta di design e conferiscono una personalità a questo font tipografico. Molto diffuso per la stampa di comunicazioni ufficiali, Arial è molto utilizzato anche nella stampa pubblicitaria: per flyer, manifesti e brochure.
Futura, la star del XX secolo
Tra i font più famosi e apprezzati del XX secolo, sicuramente Futura ha un ruolo fondamentale.
Nato nel 1925 dalla creatività di Paul Renner, Futura subisce gli influssi della corrente artistica della Bauhaus. Per questo, e per il suo stile elegante e ricercato, ha ancora un posto importante tra le scelte dei creativi contemporanei.
Nei decenni, Futura è stato declinato in modi diversi, creando molte varianti e costruendo, quindi, un font versatile e adatto a molte situazioni tipografiche, online e tradizionale.
Garamond, dai re di Francia ai brand contemporanei
Molto affascinante la storia del font Garamond. Nasce, infatti, dalla mano di Claude Garamond, uno stampatore di Parigi che fu incaricato dal re Francesco I di creare un font con un sapore greco per la pubblicazione dell’opera “Alphabetum Graecum”.
Un carattere con un sapore antico, classico e di pura chiarezza. La sua prima vocazione rimane ancora oggi la tipografia per locandine, flyer e manifesti.
Nella nuova elaborazione nel 1998, Garamond acquista un tocco maggiore di eleganza, rendendo la personalità del font ancora più spiccata.
Il giusto font per il giusto messaggio
I font tipografici sono ormai tantissimi, nati ciascuno dalla creatività e dalla voglia di comunicare in modo unico il proprio messaggio. Per questo motivo, per i creativi e per chi si occupa di pubblicità stampata o online, la scelta del giusto font è un momento fondamentale.
Molti grandi brand, oggi, hanno il loro font tipografico proprietario, per garantire e sottolineare l’unicità del brand e della loro comunicazione. In ogni brochure, catalogo o pubblicità per display, a partire dal logo, lo stesso font è, quindi, fondamentale per comunicare armonia, fiducia e ordine ai propri clienti.
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