Sans Forgetica: un font da non dimenticare!
Dall’invenzione della stampa a caratteri mobili e ancora prima nel tempo, i font sono sempre stati una parte fondamentale della scrittura destinata alla diffusione pubblica.
Prima del 1455 e dell’invenzione di Gutenberg, infatti, si utilizzavano già come stampi dei caratteri in legno da ricoprire di inchiostro, per imprimere segni più o meno evidenti sulla carta.
Ma la storia risale ancora più lontano nel tempo, raggiungendo addirittura l’antica Grecia.
Qui sono apparsi, forse per la prima volta, i caratteri lapidari: non si trattava ancora di imprimere dell’inchiostro utilizzando uno stampo, ma di incidere delle lettere su una superficie dura come la pietra, ad esempio.
Nei millenni a seguire, le evoluzioni in questo ambito sono state moltissime, ma un aspetto rimane centrale: l’importanza che il carattere tipografico, il font, ricopre nella comunicazione scritta.
Un font, infatti, con la sua forma visuale, comunica un atteggiamento, un modo di raccontare, la serietà o meno di un argomento.
Il giusto font per ogni messaggio
Oggi, per la realizzazione di un progetto tipografico, per il web o per la stampa di brochure, flyer, cataloghi e locandine, esistono tantissimi font differenti, per essere coerenti con il messaggio, per essere creativi e per distinguersi dai competitor.
Un grafico conosce perfettamente la varietà a disposizione e sa quale tipo di font utilizzare per ogni progetto.
Per questo motivo, nella stampa di flyer, brochure, cataloghi e riviste è importante affidarsi ad un professionista. Oggi esistono molte tipografie online che possono fornire una consulenza, formulare un preventivo e organizzare la tua stampa in modo facile e veloce.
In genere, per progetti a carattere informativo, che contengono dati e una parte testuale importante, si scelgono font semplici, sans serif: l’obiettivo è garantire un’alta leggibilità al testo.
Se, invece, si tratta di una locandina o una brochure legata ai temi dell’eleganza o, magari, a temi vintage, si può scegliere un font serif, con delle grazie, capace di dare un tocco del tutto particolare al progetto.
Molto interessante anche il gioco tra maiuscolo e minuscolo, grassetto e corsivo; tutte queste varianti, previste per ogni font a disposizione, possono imprimere un sapore del tutto caratteristico al risultato.
Si possono, inoltre, scegliere due differenti font da mescolare per creare un piacevole elemento di discontinuità. In questi casi, però, è necessario conoscere bene la struttura del progetto, per non rischiare un effetto “improvvisato”.
Nel mondo sterminato della tipografia poi, esistono dei font che sono delle piccole”eccezioni”, delle particolarità destinate ad incuriosire.
Sans Forgetica e gli altri font nati per stupire
Navigare nel mondo sterminato e multiforme dei font tipografici è davvero molto divertente. dietro l’angolo, c’è sempre qualche proposta particolare, nata dalla creatività e dalla voglia di stupire.
Questi font sono destinati ad essere adottati solamente in qualche particolare situazione, per un progetto che deve distinguersi in maniera netta. La stampa di una locandina per un evento particolare, un manifesto che deve emergere con forza? La scelta deve essere ben ponderata; sicuramente la curiosità è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione.
Tra queste particolarità, nel mondo dei font tipografici emerge una novità: si chiama Sans Forgetica ed è un font pensato per un particolare scopo.
Sans Forgetica il font con un obiettivo
Sans Forgetica nasce nel 2018, ed è stato elaborato e presentato dal Royal Melbourne Insitute of Technology.
Il suo scopo? Come anche il suo nome racconta, Sans Forgetica vuole aiutare il lettore a ricordare ciò che legge. L’idea alla base è molto semplice: il principio della difficoltà desiderabile.
E’ più facile ricordare e apprendere qualcosa che ha richiesto un piccolo sforzo, una difficoltà per essere compreso. A partire da questa convinzione, i ricercatori australiani hanno creato un font che presenta alcune difficoltà e anomalie.
Sans Forgetica, infatti, offre dei caratteri incompleti in alcune parti, degli spazi bianchi che lasciano al cervello il compito di ricostruire l’insieme. Assolutamente intuitivo, aggiunge quella piccola difficoltà vantaggiosa per la comprensione e la memorizzazione.
Inoltre, Sans Forgetica presenta un backslant, ovvero una pendenza; a differenza del normale corsivo, però, la pendenza di Sans Forgetica va dalla parte opposta, in senso contrario anche alla direzione di lettura.
I dati parlano chiaro: i test, realizzati su 400 studenti, hanno dimostrato un aumento del 7% della memoria di un testo rispetto ai font tradizionali.
Ogni font per il suo scopo
Questo nuovo font, Sans Forgetica, si è rivelato un nuovo strumento utile e faticoso quanto basta per raggiungere un obiettivo: la memorizzazione di un testo o di un contenuto.
I ricercatori chiariscono che non è un font da utilizzare in ogni situazione: per leggere un romanzo, ad esempio, potrebbe appesantire troppo l’esperienza e regalare un fastidioso mal di testa.
Sans Forgetica, comunque, con la sua estrema particolarità serve a ricordare l’importanza della scelta del giusto font tipografico per ogni progetto. Dalla stampa di un flyer a quella di un catalogo o di un libro, molti elementi devono essere armonizzati: le immagini, i colori, il testo e il font utilizzato. Tutti questi elementi devono essere organizzati con il giusto layout per regalare al progetto tipografico un sapore inconfondibile.
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