I menù: la giusta presentazione che fa la differenza
Quante volte entrando in un ristorante, in un bar o in una tavola calda abbiamo chiesto il menù? Infinite.
Quanti di questi menù ci hanno colpito subito? Quanti sono rimasti nella nostra memoria? Pochi, forse nessuno.
Questo perché il menù ha, nell’immaginario generale, un’immagine legata alla fruizione e all’utilità immediata; si apre, si leggono le proposte, le varianti ed i prezzi, e si sceglie. Il bello ci aspetta con l’arrivo dei piatti.
Ma oggi, una tendenza sembra essere sempre più evidente: in un mondo colmo di proposte, di possibilità e di oggetti da consumare, il cliente cerca sempre di più l’esperienza. Entrare in un ristorante o in un bar è un’esperienza molto familiare per tutti noi che rischia di confondersi con le altre. Ciò che può fare la differenza, invece, sono i dettagli, l’atmosfera e le emozioni che quel particolare momento suscita in noi.
Queste sensazioni creano un legame con il cliente, lo soddisfano e, probabilmente, lo spingeranno a tornare e a parlare di noi con amici e colleghi.
Tra i dettagli più importanti da curare nell’esperienza di un caffè e, ancora di più, di un ristorante c’è sicuramente il menù.
Il menù: uno scrigno che si apre
Un menù è come un biglietto da visita dell’intero locale. Una presentazione non solo dell’offerta, ma anche dell’azienda, del modo di lavorare e dei valori che l’accompagnano.
Questa forma di presentazione è ancora più forte perché viene affidata immediatamente al cliente: il menù è nelle mani del cliente e lo potrà ispezionare in lungo e largo, scoprendone difetti, poca accuratezza e angoli dimenticati.
Per questo ogni ristoratore dovrebbe porre grande attenzione nella progettazione e stampa di menù del proprio ristorante. Da qui, infatti, dall’apertura dello scrigno cartaceo, inizia l’esperienza di ogni cliente.
Scopriamo allora alcuni aspetti da considerare prima di rivolgersi alla tipografia per stampare il menù.
Le regole per un menù chiaro e convincente
La prima regola fondamentale da non dimenticare è che il menù è una parte dell’immagine aziendale e dovrebbe essere in sintonia con gli altri aspetti: i colori del locale, l’insegna, il logo scelto e lo stile generale dell’attività.
Slegare questo elemento lo renderebbe fuori luogo e provocherebbe confusione nel cliente!
Un menù, poi, dovrebbe essere il più possibile chiaro ed esplicativo: l’obiettivo è illustrare la propria offerta, in maniera trasparente e professionale. Per questo, in fase di progettazione, bisogna scegliere un ordine corretto delle pietanze. Si consiglia di presentare prima le proposte più accattivanti e magari più costose. L’occhio scorrendo troverà le offerte più economiche di quello che realmente sono!
Un altro aspetto fondamentale nella stesura del menù è certamente la semplicità, anche dal punto di vista grafico. Per questo è consigliato utilizzare un solo font tipografico, al massimo due; si può giocare con i grassetti e corsivi per creare discontinuità. Anche le descrizioni degli ingredienti devono essere chiare, semplici e non troppo elaborate. Pensate che il cliente è nel suo tempo libero e cerca esperienze rilassanti.
Infine, ogni menù deve essere concepito per raccontare una storia: menù tradizionali e cucina del territorio, menù ricercati e cucina concettuale. Il menù, infondo, è un piccolo libro e leggendolo si dovrebbe scoprire un mondo coerente ed appassionante,dentro e fuori la cucina. Bisogna infondere nel cliente la voglia di scoprire e di scoprirci.
Le forme più diffuse di menù
Per quanto riguarda il formato, si può spaziare ma esistono dei formati standard.
Molti ristoranti o caffè, per ragioni di comodità, scelgono la soluzione del raccoglitore in pelle nel quale inserire i fogli stampati con le proposte. Questa è ovviamente una scelta diffusa perché permettere cambiamenti veloci ed economici di prezzi e pietanze. In questo caso il layout della pagina all’interno dovrebbe essere molto semplice ed elegante, con un font tipografico chiaro e il giusto spazio bianco.
Sempre all’insegna della comodità, sono molto diffusi i menù plastificati: non si sporcano o comunque sono facili da pulire e durano nel tempo senza continue ristampe. Ma la comodità non va quasi mai di pari passo con la bellezza e l’eleganza.
Nell’ottica dell’esperienza del cliente, il menù plastificato comunica velocità e schiettezza: adatto quindi per un fast food o una ristorazione veloce. Meno indicato per ristoranti legati al territorio e al biologico.
Anche per quanto riguarda il formato, molto dipende dalla situazione: nei ristoranti più ricercati si sceglie un formato grande, A4, con la proposta scritta al centro e molto spazio bianco ai lati. Nei bar, si preferisce un formato piegato a brochure, più maneggevole.
Le variabili da considerare nella progettazione e stampa di un menù sono molteplici. Una tipografia professionale può sicuramente offrire una consulenza esperta sul layout e sull’organizzazione del materiale. Il menù, comunque, rimane il primo biglietto da visita di un ristorante o di un bar e deve saper raccontare dell’azienda, dei lavoratori e dei valori che vi hanno condotti fin là: dal logo all’insegna, tutto passa dal menù.
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