London Underground: brand identity di una città
Harry Beck // Mappa della London Underground – 1933
Corre l’anno 1933 quando un elettricista della London Underground, Harry Beck, disegna una mappa per migliorare la fruizione della metro basata sullo schema di un circuito elettronico.
Mostrato il progetto al Publicity Department, questo lo rifiuta ridicolizzandolo. Beck viene licenziato ma non si arrende e vende l’idea alla London Underground come freelance, assicurandosene il totale controllo su future modifiche e, nuovamente assunto dal Publicity Department, realizza prima 1.000 copie poi altre 750.000.
Nel 1959 Harold F. Hutchinson, capo del Dipartimento, realizza un aggiornamento della mappa progettata da Beck, il quale viene nuovamente estromesso dal progetto, non riconoscendone più alcun diritto.
L’opera di Beck rimane un capolavoro della grafica moderna ed uno dei simboli più rappresentativi della capitale inglese. La sua genialità consiste nel sostituire le complicate rappresentazioni topografiche delle mappe precedenti con elementi grafici semplificati:
- linee rette
- terminazioni uniformi
- angoli a 45 gradi
- colori riconoscibili
L’unica allusione geografica è rappresentata dal percorso azzurro, anch’esso schematizzato, che identifica il Tamigi (punto di riferimento generale). Fondamento indiscusso dell’information design la mappa di Beck diventa un modello per le mappe dei trasporti pubblici e ispira per decenni la progettazione di diagrammi e sistemi di reti in tutto il mondo.
Edward Johnston // Carattere tipografico e marchio London Transport – 1916
Nel 1916 la London Underground prende l’insolita decisione di commissionare un nuovo carattere tipografico per la comunicazione istituzionale della città. Lo scopo era quello di non stravolgere la tradizionale tipografia inglese ma di semplificare la forma per esprimerne la modernità.
L’intero alfabeto progettato da Johnston è costruito geometricamente, basato su cerchi e quadrati (la “O” è un cerchio e la “M” definisce due lati di un quadrato le cui diagonali s’incontrano nel centro). Si tratta di un’anticipazione dei caratteri lineari che si diffonderanno un decennio dopo in Germania con la scuola Bauhaus. L’originalità di Johnston sta nell’aver progettato un carattere “lineare-umanistico” (Johnston Sans appunto) prendendo spunto dalla proporzioni delle lettere romane.
Il Johnston Sans è dunque un carattere di così limpida precisione da rimanere pressoché immutato fino ai nostri giorni, infatti è digitalizzato nel 1979 da Eiichi Kono nella versione New Johnston. Johnston, inoltre, ridisegna il marchio della London Underground, noto come bull’s-eye e inizialmente realizzato da un autore rimasto sconosciuto (1907), ovvero un cerchio rosso attraversato da una barra orizzontale blu (per esprimere graficamente il concetto del tunnel attraversato dal treno), sulla quale spicca in bianco la scritta “Underground” o il nome della stazione cui si riferisce.
Libro consigliato
– Corporate Image di V. Pasca e D. Russo
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