
Inside Out: raccontare le emozioni con i colori
Chi lavora nel mondo della grafica e della tipografia ha quotidianamente a che fare con i colori. Nella stampa di flyer, brochure, cataloghi e manifesti, il colore ha un ruolo da grande protagonista.
Bisogna studiare gli abbinamenti migliori, l’effetto più riuscito per catturare l’attenzione, l’armonia nella sfumatura. Tutte queste valutazioni, poi, vanno concordate con i clienti che, spesso, hanno gusti differenti e vogliono realizzare una loro personale idea.
Dopo aver scelto i colori giusti, la tinta perfetta, gli abbinamenti e tutti gli elementi del layout, c’è poi l’importanza del processo di stampa: per questo motivo, per evitare possibili discrepanze con il risultato stampato, è utile chiedere alla tipografia una prova colore.
Questo è il lavoro quotidiano di uno studio di grafica e di una tipografia professionale online o offline ogni giorno.
Il grande pubblico, però, a volte non pensa a quanto i colori siano importanti nella comunicazione, nel modo di vivere e nel modo di conoscere. Da questo punto di vista, per sottolineare questi aspetti, “Inside Out”, un divertente film di animazione della Pixar del 2015, è particolarmente interessante.
Inside Out: perché le emozioni hanno un colore
La trama è semplice: siamo nella mente di una bambina di 11 anni. Qui vivono diverse emozioni, 5 in particolare: gioia, disgusto, paura, rabbia, tristezza. L’aspetto molto suggestivo e divertente è che ciascuna di queste emozioni è un personaggio fumettistico, con caratteristiche fisiche diverse e con un colore che la identifica.
Rabbia, allora, è piccola e rossa, con un ghigno severo ed insoddisfatto in viso, pronta a prendere fuoco nei momenti peggiori. Tristezza, invece, è blu, con un atteggiamento ed un portamento dimesso. Paura è viola, allungata e sottile, con gli occhi attenti pronti a scattare davanti ad un pericolo. Disgusto è verde, con un viso stizzito e tendente a inorridire.
Gioia, infine, è il personaggio e l’emozione più caratterizzata nella mente della bambina, ha i capelli azzurri, il vestito verde e la pelle rosa: quasi a voler dimostrare una maggiore complessità rispetto alle altre.
Una bella storia per bambini e adulti, costruita con grande cura e con un’attenzione particolare ai colori.
Inside Out, insomma, è un’ulteriore conferma dell’importanza della psicologia dei colori e dell’uso che se ne fa nella comunicazione.
Perché, il blu è il colore della calma, della pacatezza e dell’affidabilità; Paura è il personaggio più triste e, quindi, il più calmo.
Il viola, invece, è il colore dell’innovazione e della spiritualità, dell’ignoto che ci incuriosisce ma ci fa sempre un po’ paura.
Il verde è un colore freddo e molto particolare, porta con sé l’innovazione, la nascita e la freschezza, ma anche una nota di gentile distacco.
Il rosso, infine, inutile sottolinearlo, è il colore della forza, dell’irruenza e, quindi, perfetto per rappresentare la rabbia.
La comunicazione che va oltre le parole: nei film, nei libri e nella stampa
Guardare i film di animazione è una fonte inesauribile di ispirazione per i grafici, i creativi e tutte le persone curiose. Qui si scopre un modo di comunicare molto diretto, che si allontana dagli schemi e dalle regole della comunicazione verbale tra adulti.
La stessa esperienza si può vivere sfogliando un albo illustrato, un libro e, perché no, aprendo una brochure ben progettata. L’obiettivo, infondo, rimane lo stesso: combinare gli elementi, dal punto di vista grafico, per creare un’armonia estetica e una comunicazione immediata e chiara.
Nella stampa di un flyer per un evento, un catalogo per un negozio o un manifesto, ogni colore deve rispondere alle regole della psicologia dei colori per la comunicazione, così da colpire l’immaginazione ancora prima del cervello.
Così, guardare Inside Out si è rivelata un’esperienza divertente ma anche molto stimolante; di quelle da ricordare e portare con sé a lavoro, davanti al pc, prima del prossimo progetto grafico e della prossima stampa. Per una creatività che sappia reinventarsi ogni giorno.
Lascia il tuo commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Leave your comment