Il cavallino Ferrari: concept, storia e creatività
Il logo è un aspetto fondamentale per ogni azienda e ogni attività.
E’ un simbolo che deve saper raccontare la storia del brand, i suoi valori distintivi e che possa evocare in uno sguardo un’immagine completa e riconoscibile.
In effetti, questo è il principale scopo di ogni logo: deve essere presente in vari formati, misure e su diversi supporti ma con un solo messaggio chiaro e definito.
Andando indietro nel tempo nella storia di alcune grandi aziende, si scoprono tanti casi di loghi efficaci o loghi che, invece, non hanno avuto successo. In questi casi c’è stato bisogno di un processo di ripensamento e di restyling.
Con il passare degli anni è possibile che il logo diventi obsoleto e perda il contatto con il proprio pubblico. E’ necessario, allora, ripartire dall’azienda per creare una nuova veste grafica.
All’interno della comunicazione aziendale e nella definizione della strategia di marketing, il logo gioca un ruolo fondamentale. La sua efficacia può letteralmente scrivere le sorti della comunicazione di un’azienda.
Un logo è fatto del giusto colore, di un font in linea con il settore e di una forma grafica coerente.
Tutti questi aspetti devono essere scelti anche in considerazione della riproducibilità del logo sui vari supporti. Il colore, ad esempio, deve rimanere lo stesso in fase di stampa. Nella stampa di un biglietto da visita, di una brochure o di un manifesto, il logo deve garantire la stessa resa grafica, le giuste proporzioni e la stessa leggibilità.
Per capire meglio l’efficacia e la potenza di un logo ben progettato, qualche curiosità sul logo sinonimo di velocità e qualità: il cavallino rampante Ferrari.
Ferrari: un cavallino con una storia epica
Oggi, per tutti, il cavallino è il simbolo di un’azienda italiana d’eccellenza nel settore automobilistico. Ferrari è un nome che si collega alla grande operosità italiana, ad un sapore passato che continua a rinnovarsi e ad essere al passo con i tempi.
Quello di Ferrari è un simbolo talmente famoso da identificarsi quasi totalmente con il brand. Si può parlare del Cavallino e tutti capirebbero subito di cosa si parla. Ma come ha avuto origine la scelta del cavallino rampante?
Quella del logo Ferrari è una storia epica. Il cavallino, infatti, è stato donato ad Enzo Ferrari nel 1923 in occasione della vittoria sul Circuito del Savio, a Ravenna. Furono i genitori di un eroe dell’aviazione italiana a donarlo, in onore alla memoria del figlio. Il conte Francesco Baracca, infatti, noto come “Asso”, aveva militato nell’Aviazione Italiana durante la Prima Guerra Mondiale e, dopo aver ottenuto grandi successi, era stato abbattuto nel 1918.
Il cavallino rampante, simbolo apposto in ogni aereo del Baracca, passa a Ferrari e da qui inizia una storia destinata a diventare immortale.
Nel 1929 Enzo Ferrari fonda le Scuderie Ferrari a Maranello. Il cavallino rampante nero viene fissato su uno scudo giallo, come il colore della città di Modena; in alto vengono apposti i colori della bandiera italiana.
Il Rosso Ferrari: quando il colore diventa iconico
Se il cavallino rampante trae le sue origini dal conte Baracca, c’è un altro elemento indiscutibile che rende unico il marchio Ferrari ed è il colore rosso.
Anche la scelta del colore rosso ha una sua storia: all’inizio, infatti, a tutte le scuderie agonistiche veniva assegnato un colore, in base alla nazione di provenienza. Per l’Italia il colore assegnato era il rosso.
Con il passare del tempo questo vincolo è andato scomparendo ma il legame tra il marchio Ferrari ed il colore rosso era ormai troppo saldo per essere scisso.
La Rossa Ferrari ha continuato ad esistere nel tempo, nell’immaginario e nella realtà per costruire un sogno fatto di velocità, lusso e grande qualità.
Se l’origine del rosso è storica, anche la psicologia dei colori ha sicuramente aiutato. Il rosso, infatti, è associato dalle nostre menti naturalmente alla velocità, alle passioni forti e ad un certo livello di attivazione. Il rosso è il colore dell’auto veloci, ma anche dei giocattoli e dell’amore. Un colore trasversale che comunica alla pancia e trasmette un senso immediato di forza.
L’importanza del logo per un brand
Se la storia Ferrari è una storia di eccellenza e di successo a livello mondiale, questi esempi possono insegnare molto anche alle piccole aziende che vogliono fare comunicazione in maniera coerente.
La progettazione di un logo è parte integrante della costruzione della brand identity ed è quindi necessario dedicare a questo aspetto una grande attenzione. Il logo deve essere prima di tutto chiaro, semplice e facilmente riproducibile.
Nella stampa delle brochure, dei flyer, dei cataloghi e dei manifesti, così come nella resa per il web, il logo deve parlare una sola lingua e risultare lo stesso. Chiaro semplice ma anche unico; deve, infatti, presentare alcune piccole caratteristiche che lo rendano diverso dagli altri e che possano imprimersi nella mente dei clienti.
L’immagine stessa dell’azienda, in un mondo fatto di colori, forme e contenuti sempre differenti, deve essere perfetta in ogni sua espressione. Il logo, con la sua immediatezza, contribuisce molto alla riconoscibilità del brand e, quindi, alla comunicazione dell’azienda.
Il consiglio, comunque, è di affidarsi a professionisti del settore grafico e tipografico per la progettazione e la resa a stampa del logo, per massimizzare il risultato e per creare qualcosa che duri nel tempo.
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