Shodō, l’arte della calligrafia
Il termine Shodō significa letteralmente la “Via della Scrittura”. Nella cultura orientale il termine “via” si usa per indicare un percorso di crescita interiore che ha per scopo la conoscenza del mondo in cui viviamo. In Giappone quindi la Calligrafia non è solamente un mero esercizio di bella scrittura, ma piuttosto un’antica forma di arte zen usata sia come espressione artistica che spirituale.
Secondo il calligrafo italiano Bruno Riva, la calligrafia è l’equivalente di un sismografo che registra le emozioni e gli stati d’animo di chi la pratica.
Lo Shodō è una grafia fluida, una sorta di corsivo verticale che segue regole rigidamente codificate. Utilizza quattro strumenti tradizionali, definiti i “quattro tesori” del calligrafo:
– i pennelli (fude) hanno caratteristiche diverse in base alla forma, al materiale e alla dimensione e particolare importanza è attribuita alle setole di cui sono composti, che possono essere rigide, morbide o miste.
– l’inchiostro (sumi) è quasi esclusivamente nero. Si presenta in forma solida, pressato in barrette. che verranno sciolte, strofinandole con acqua, nella pietra;
– il calamaio (suzuri) dove verranno sciolte le barrette di inchiostro con dell’acqua;
– la carta (kami) particolarmente pregiata, leggerissima e fragilissima che viene a torto definita “carta di riso”.
Sul grande schermo, grazie al cineasta cinese Zhang Yimou l’Arte della Calligrafia ha assunto connotati eroici, divenendo un tutt’uno con l’Arte della Spada, con l’indimenticabile personaggio di Spada Spezzata:
“L’essenza della Calligrafia è nell’anima e così è per l’Arte della Spada. L’una e l’altra aspirano alla verità e alla semplicità”.
Vorreste cimentarvi con inchiostro e pennelli? In nostro aiuto c’è la tecnologia! Grazie al primo libro digitale interattivo sullo Shodō , potrete muovere i primi passi sulla via della Calligrafia giapponese con le video lezioni del Maestro Norio Nagayama.
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